CAFFE’ CON GLI ESPERTI -ERRORE NELL’ACQUISTO DI UNA MACCHINA DA CAFFE’?

Wednesday 18th, April 2012 Scritto da
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Buon giorno ,
Vi scrivo per avere un consiglio sull’aquisto di una macchina da caffe.
Abbiamo in ditta una macchina da caffè a cialde e visto il consumo elevato di circa 25 cialde al giorno ho preso una macchina usata San Marco a due gruppi modello 95-21, ho fatto una fesseria e avrei dovuto prenderne una più piccola?

Il fatto e’ che l’ho pagata 200 euro e a quella cifra non compravo nulla. Secondo voi e’ troppo costosa in termini di consumo: energia elettrica in rapporto ai caffe’ erogati? Durante la notte e’ conveniente spegnerla oppure e’ meglio lasciarla sempre accesa?

Grazie
Alessandro

,

15 Comments on “CAFFE’ CON GLI ESPERTI -ERRORE NELL’ACQUISTO DI UNA MACCHINA DA CAFFE’?

  • Allora caro Alessandro benvenuto, premetto che è difficile dirti se hai avuto ragione o meno.
    A mio avviso hai azzardato un po troppo perchè macchine come queste sono molto tecniche e professionali, vale a dire che consumano parecchio 4-5 kw/ora minimo, la devi tendenzialmente tenere sempre accesa perchè ha una termica che va mantenuta, ma ancor più difficile è fare un buon caffè costantemente, aggiungici un doveroso macinadosatore (ma poi chi lava e tiene pulito tutto questo? chi fa la pulizia quotidiana a fine giornata?) non so, io forse avrei optato per altre tipologie di maccchine, facili, economiche e senza pulizie. Hai una buona maccchina che però ti/vi farà dannare per fare dei buoni caffè. Mi spiace.
    Questo perchè, a mio modesto parere, l’idea generale è quella che per fare un caffè basta schiacciare un bottone. Ora tuo malgrado sarai testimone che non è così facile… _:(

    Reply
    • Ciao Alessandro,
      Mi chiamo Alessandro piacere,
      sono nel settore caffè in capsule di alta qualità da quasi 2 anni.
      Il tuo problema è lo stesso che hanno in molti,come orientarsi in mezzo alla “giungla”!
      Innanzi tutto credo che nel tuo caso sia molto più conveniente il comodato piuttosto che l’acqisto.
      Il comodato garantisce (se gestito da un azienda seria) la completa assistenza e funzionalità.
      Inoltre anche la macchina puo’ essere sostituita (qualora non sodisfacesse le tue aspettative)gratuitamente.
      Spero di esserti stato utile,
      se avessi bisogno di ulteriori chiarimenti o consigli puoi scrivermi anche su [email protected]
      Buona giornata

      Reply
  • Buon giorno , in questi giorni ho iniziato a ‘sbatterci il naso’ e ho subito aquistato un macina caffe perche’ con la polvere gia’ macinata non si CAVAVA un caffe decente.Con la macinatura il caffe’ e’ decisamente meglio delle cialde che usavamo in precedenza e siamo a un caffe’ come quello del bar , per il consumo vi daro’ con precisione una indicazione dell’assorbimento tra qualche giorno dopo aver collegato un misuratore di assorbimento. La macchina l’ho collegata monofase con solo una resistenza al posto delle 3 previste per la trifase.Il tempo per portare in temperatura la macchina e’ di circa mezzora quindi di notte la spengo.E’ sicuramente una macchina impegnativa ma nel mio caso e’ stata anche una curiosita’ tecnica in quanto appena aquistata l’ho smontata completamante per una pulizia oltre che per capire come funzionava.
    Alex

    Reply
  • Purtroppo Alex, non so in che settore sia la tua azienda e quanto tempo e passione tu ci voglia dedicare.
    Di sicuro posso dirti che non è così semplice a mio avviso, può bastarti avere un caffè simile al Bar ma con il tempo dovrai decicarvi anche tempo per la pulizia (filtro cieco, e lavaggi settimanali,ecc…) se non vuoi ritrovarti con caffè rancido e altri problemi.
    P.s. hai già installato il depuratore per l’acqua in entrata? 🙂
    Fammi sapere se hai sviluppi..
    davide

    Reply
    • Ho preso un addolcitore nuovo da 12 litri manuale (70 euro) che mi deve arrivare a giorni e che provvedero’ ad installare per evitare di intasare la macchina di calcare , il macinadosatore e’ un mazzer preso in seconda mano mai usato (200 euro).In ditta posso disporre di tutto per smontare e riparare la macchina come sonde di temperatura termoregolatori digitali pompe a palette come quelle usate nelle macchine da caffe , mi manca solo (si fa per dire) la conoscenza sulla tecnica per la messa a punto .Una cosa che non mi e’ chiara e’ come ottenere un caffe con parecchia schiuma , non rieco a capire se dipende dalla regolazione della macchina/finezza di macinatura oppure anche dal tipo di caffe.
      Non capisco perche’ la caldaia non ha nessun tipo di isolamento termico e vedendo anche altre macchine di altri costruttori sembra una scelta comune , credo che faro’ una modifica per coibentare al meglio per ridurre al minimo le dispersioni.Per casa mi sto attrezzando con l’aquisto di una Vibiemme domobar modello base con pompa a vibrazione che dici e’ buona?
      Dimenticavo di dire che a fine mese vi daro’ un resoconto dettagliato dei costi totali di gestione di questa macchina per un confronto con la precedente a cialde.
      Grazie
      Alex

      Reply
  • La domobar per casa è una buona maccchina, la versione a levetta immagino (l’ho vista su ebay), per il resto sei sicuramente ben attrezzato e quindi è un buon inizio.
    La “schiuma” di solito dipende dal tipo di caffè, le miscele con una percentuale apprezzabile di robusta hanno una crema più spessa, pi grossolana e persistente ma la dimensione della crema non è tutto.
    Ci sono caffè di arabica che ne fanno solo un minimo ma che poi hanno un gusto e profumi incredibili.
    Dipende da ciò che piace più a te insomma.
    Io credo che le caldaie non siano coimbentate appositamente per far si che la termica della macchina in temperatura non salga troppo e non vada a “bruciare” il caffè… questo però te lo può chiarire anche un tecnico se chiami la Sanmarco ad esempio.
    comunque la crema dipende anche da molti altri fattori, gralunometria giusta per la quantità di caffè macinato, temperature d’esercizio, pressione dell’acqua ecc… le variabili sono moltissime Alex.

    Reply
    • Ciao, volevo dirvi la mia esperienza in merito a macchine professionali usate a casa o al lavoro. Da sempre sono appassionato del settore…ho 2 faema 61 (1 gruppo e 2 gruppi) che ho restaurato io stesso nonostante non lavoro nel settore, ho in fase di restauro una Cimbali modello Eleva anni 60. In ufficio ho cominciato anche io con le cialde ma il risultato non mi è mai piaciuto. Ho optato anche io per una macchina professionale ed ho preso un usatissima San Marco Practical ad 1 gruppo. L’ho pulita a dovere, cambiato doccetta e guarnizione e l’ho collegata alla rete idrica con depuratore. Come macinino ho trovato in un mercatino un “Nuova Simonelli” a macine piane di piccole dimensioni (quelli per il decaffeinato). Devo dire che una volta regolata la macinatura e la dose e la macchina è alla temperatura di esercizio il caffè è come quello del bar. Devo dire però che come miscele uso solo miscele “professionali” ovvero le stesse che le torrefazioni danno ai locali, e non compro caffè al supermercato. Certo il lavoro da fare è tanto, anche io la accendo al mattino e la spengo la sera, ogni sera pulisco la doccetta e i portafiltri e il venerdì faccio una pulizia generale con il filtro cieco e il pulicaf e tutto quanto necessario. C’è da lavorare ma il risultato è appagante..anche per soli 3 caffè al giorno. E’ sempre poi una soddisfazione poter offrire ad un cliente o ad un amico un buon caffè. Per quanto riguarda la casa…anche io ho la vibiemme Domobar levetta….anche in questo caso se la macchina è in temperatura, si usa un macinino che ti macina la dose al momento e usi un caffè buono il risultato è ottimo, non come con la San Marco ma comunque ottimo e meglio di tanti caffè da ristorante o autogrill….
      Ciao a Tutti
      Max

      Reply
      • Ciao , in questi giorni ho cominciato a prendere confidenza con la macchina e ho notato che il gruppo 1 eroga meno acqua del gruppo 2 e questo perche’ le elettrovalvole lucifer non sono uguali la spoletta e’ diversa. E’ normale che siano differenziati i due gruppi oppure devono erogare la stessa quantita’ di acqua? Grazie a tutti per le risporte date e il vostri interessamento.
        Alex

        Reply
        • Ciao Alex,
          il problema riscontrato sulla tua macchina da caffè e qui riportato è da imputare a due fattori fondamentali.
          In prima battuta è consigliabile la sostituzione delle doccete ed una pulizia accurata dei gruppi con il pulycaff.
          Se non disponi dell’elettrovalvola originale e senza andare troppo per il sottile, puoi installare qualunque tipo di elett a tre vie (tanto per le macchine da caffè le più diffuse sono solo 2 🙂 ) tuttavia, l’importante è che siano uguali. P.S. L’elettrovalvola non determina in maniera più assoluta il flusso ed il volume dell’acqua in uscita dal gruppo.
          A questo punto, sinceratoti della pulizia dei gruppi c’è da verificare (e qui con ogni probabilità s’insidia il problema) il gigleur posto sopra al gruppo.
          ATTENZIONE!!!, Il gigleur S.Marco è composto da tre pezzi ed è avvitato sul gruppo, all’interno del tubo scambiatore superiore. Per ispezionarlo, spegnere la macchina, farla raffreddare e chiudere l’acqua corrente. Per staccare Il tubo scambiatore va usata molta perizia. va smontato per intero, senza piegature e soprattutto usando una contro-chiave sul raccordo dello scambiatore della caldaia.
          Staccato il tubo da entrambi i lati, ti compare al centro del gruppo una specie di sonda che è avvitata nel gruppo stesso. Come dicevo poc’anzi, questa sonda è un insieme di tre componenti così composto:
          la parte superiore o testa è munita di due piccoli forellini ai lati, dai quali entra l’acqua, che percorrendo la prolunga (parte centrale) arriva fino al gigleur (parte inf) che regola il flusso di erogazione dell’acqua al gruppo.
          I forellini non devono essere alterati e vanno puliti solo con acidi anticalcare. Se non sufficiente, sostituire con nuovo gigleur, ma non manometterli!!!
          Se la macchina è rimasta inutilizzata per molto tempo, si sarà potuto creare una patina di calcare che ostruisce il passaggio dell’acqua.
          Terza ipotesi del tuo problema ( e qui le cose peggiorerebbero notevolmnete) potrebbe essere parzialmente ostruito l’iniettore posto nella parte inferiore dello scambiatore. ipotesi probabile causata dal malfunzionamento dell’elettrovalvola.
          Le caldaie non devono essere coibentate e vanno lasciate aperte così come sono altrimenti si verificherebbero elevati picchi di temperature che pregiudicheranno il funzionamento della macchina e quindi del caffè.
          Spero sia tuttto chiaro 😉

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  • I due gruppi devono erogare la stessa quantità di acqua, in fabbreica non sanno quale portafiltro verrà attaccato al gruppo; la differenza tra le due elettrovalvole potrebbe essere dato dal fatto che il manutentore ha messo il pezzo che aveva a disposizione quel momento. Ma la macchina è semiautomatica oppure col dosatore elettronico? se è col dosatore elettronico può essere che un gruppo è stato programmato in maniera diversa dall’utlizzatore…se è ad erogazione semiautomatica (col tasto verde per intenderci) allora è un problema di ostruzione di qualche condotto, o doccetta e canale portadoccetta intasata….potrebbe essere anche il gigleur interno al gruppo otturato o danneggiato. Per prima cosa se non lo hai già fatto fai un bel giro di pulizia col filtro cieco e il detergente apposito e vedi cosa esce…..poi smonta docetta e massello portadoccetta e controlla quello e facci sapere

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  • Scusate se riposto subito…quando ho preso la mia San Marco Practical che era usata e ferma da qualche mese, appena l’ho messa in pressione e ho provato ad erogare l’acqua dalla doccetta usciva praticamente catrame….ci sono voluti due giri di filtro cieco con pulicaf e tantissime erogazioni per avere finalmente l’acqua limpida….anche il massello portadoccetta si intasa facilmente di fondi di caffè ed è conveniente pulirlo a fondo

    Reply
  • Buon giorno a tutti e grazie per le risposte .
    Faccio il punto della situazione :
    problema 1:
    i due gruppi non erogavano la stessa quantità di acqua anche dopo aver smontato e pulito per bene doccette ed elettrovalvola .Non ho smontato il gigleur perchè per farlo dovevo smontare mezza macchina e prima di farlo ho voluto giocare la carta dell’anticalcare .
    Quando avevo smontato la macchina la prima volta appena portata a a casa ricordo di aver visto un tubetto bianco che corrisponde al pezzo 700450 ma nessuna traccia del 700419 ??? come indicato nell’esploso postato da Raffaele .
    Tornando alla pulizia con l’anticalcare ho aquistato dell’acido tartarico in un corsorzio e dopo aver preparato una decina di litri di acqua li ho dati da bere alla macchina creando un circolo chiuso quindi facendo girare l’acqua parecchie volte , questa e’ diventata nera ……. risciaquato tutto il circuito ora i due gruppi funzionano bene.
    Problema 2 :
    il caffè ha un saporaccio terribile sia prima della pulizia che dopo.
    Sono al limite di gettare la spugna , la macchia è pulita , la temperatura è ok , la pressione tarata a 9 bar , ho cambiato anche la pompa con una nuova di zecca , tutto è perfetto ma il caffè è pesantissimo , mi sta sullo stomaco , sarà lavazza oro ? Allora vado a comperare un barattolo di illy e d il sapore è decisamente diverso ma la cosa non convince , possibile che lavazza oro sia cosi orrendo ? Decido di prendere un periodo di pausa sperando che mi arrivi l’illuminazione per trovare il bandolo della matassa , passano i giorni e le settimane e nel frattempo in ditta si consumano i soliti 20/25 caffè al giorno , la macchina quasi abbandonata nel senso che la pulisco 1 volta ogni 2 settimane e……… per magia il caffè migliora drasticamente senza toccare una vite ! Tutti si complimentano per la qualità della bevanda e mi raccomandano di non smontare nulla !
    Conclusione = rodaggio? bo?
    Dimenticavo , il consumo elettrico e’ di 1.7 kw in un giorno spegnendo la notte. Tempo di riscaldamento 40 minuti circa.
    Ho scritto di fretta , scusate gli eventuali errori ortografici
    Alessandro

    Reply
    • Ciao Alessandro
      Da mia esperienza di tecnico per macchine espresso, non faccio mai una pulizia a circuito chiuso con acidi, primo i componenti della macchina sono di rame, (tubi e cisterna), quindi un metallo assorbente,
      sicuramente il rame ha assorbito in parte acido che hai versato, e ne ha pagato la qualita del caffé.
      Dopo diversi caffe la qualitá migliora, ma avrai per molto tempo un caffe cattivo.
      La cosa migliore per togliere il calcare é smontare la resistenza e fare un risciaquo totale della cisterna, e per quanto riguardano i gruppi é di smontarli e lasciarli una notte in acqua bollente con l’acido di limone in polvere.
      ciao e buona fortuna

      Reply

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