LE DIFFERENZE, IN GRAMMI, FRA I CAPPUCCINI STILE STARBUCKS E QUELLI CLASSICI

il cappuccino montato all'italiana, oltre 400gr

il cappuccino montato all’italiana, oltre 400gr

Contesto: corso di caffetteria alla nostra scuola, al corso partecipa anche Cristina, una ragazza che sta pensando di aprire una attività a Londra. In visione di questo progetto facciamo, durante la giornata e insieme ad altri partecipanti, alcuni esperimenti per la determinazione del food cost nei prodotti di caffetteria.

Prodotto principe della caffetteria “out of Italy” è il cappuccino, che però, negli ultimi vent’anni, ha subito una forte trasformazione nelle grandi catene in stile Starbucks, che lo servono con tantissima (circa mezzo tazzone) schiuma di latte, il cappuccino all’italiana prevederebbe invece, per i canoni classici, circa un centimetro di schiuma.

Partendo da questo presupposto siamo andati a verificare il peso dei due cappuccini, quello “american style” e quello italiano.

Il cappuccino all'americana: circa 300gr

Il cappuccino all’americana: circa 300gr

Abbiamo usato per l’esperimento un classici bicchiere all’americana take away da 16 once (circa 480ml, quasi mezzo litro) e, per far si che la variabile fosse solo nel latte abbiamo usato sempre un caffè doppio da due once (circa 60ml). Montando il latte all’americana, molto schiumoso, il peso del cappuccino e risultato di 306gr, mentre montato all’italiana è stato di 419gr, mediamente, insomma, cento grammi di latte in meno… È il caso di pensarci?

 

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4 Comments on “LE DIFFERENZE, IN GRAMMI, FRA I CAPPUCCINI STILE STARBUCKS E QUELLI CLASSICI

  • Nel bricco della montatura sì, ma nel caso della montatura starbucks ne è avanzato molto. E’ chiaro che montatura più grossa, più schiumosa uguale più aria immessa nel latte, e l’aria non costa niente…

    Reply
  • O.T. Visto che la voglia di aprire caffetterie all’estero è sempre maggiore, perchè non create voi un format (abbinato alle vs. tecniche di formazione) da esportare all’estero?

    In questo caso io sarei molto interessato con un progetto USA 🙂

    Reply
  • Ciao Stefano,
    hai ragione, la voglia di caffè italiano all’estero è sempre maggiore, anche se in realtà a presidiare questo mercato e questo trend, a volte con risultati qualitativi scarsissimi a volte strepitosi, sono sopratutto compagnie estere, a cominciare dal leggendario Starbucks. In ogni caso noi abbiamo creato da anni un “contenitore” della nostra filosofia che ha aperto diversi punti vendita all’estero; si tratta di Chiaroscuro, che trovi qui: http://www.chiaroscuroconcept.it/lang/eng/
    se vuoi scrivimi a [email protected] che ti invio maggiori informazioni.

    Reply

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