LA STORIA DEL CAFFE’ – seconda puntata

Friday 02nd, September 2016 Scritto da

Dopo il primo capitolo, in cui la leggenda si confonde con il mito, l’unica certezza è che questa “ magica bevanda “ ha riempito il palato di migliaia di persone con un’emozione nuova ed inebriante. Dopo la storia di Kaldi e del profeta Maometto, dopo gli asceti e i monasteri dello Yemen, ci troviamo nuovamente in Africa, catapultati nel XIII secolo

Sheikh-Omar

Sheikh-Omar

E’ in questo periodo che alcuni schiavi del Sudan, passando per l’Etiopia nel loro percorso verso l’Arabia, portarono con loro ciliegie di caffè, convinti che queste bacche avessero potuto aiutarli a sopravvivere alle fatiche: fu forse così che i chicchi giunsero in terra araba, diffondendosi in seguito in tutto il mondo. Nei paesi mediorientali, il caffè era utilizzato anche in medicina: le pozioni a base di caffeina, prima di essere accettate come bevande, erano ritenute veri e propri medicinali. Secondo i racconti popolari islamici, Sheik Omar fu il primo arabo a scoprire e preparare il caffè. Medico e religioso, venne condannato per reati morali ed esiliato, insieme ai suoi seguaci, nella regione desertica di Assab. Per vincere la fame, Omar e i suoi compagni raccolsero delle bacche da un arbusto sconosciuto, le bollirono e bevvero l’infuso. Si dice anche che questa idea venne loro suggerita in sogno. E’ certo che la pianta sostenne anche alcuni pazienti che avevano seguito Omar per continuare le loro cure. Di ritorno a Mocha, la loro terra natia, gli esiliati raccontarono i benefici di questa bevanda. Il governo costruì un monastero in onore di Omar e lo nominò patrono della città.

Etiopia

Etiopia

Questa è storia, mito, leggenda. Ognuno la può interpretare come meglio crede. A me piace immaginare che sia andata davvero così. Ovvero che una capra abbia mangiato uno strano frutto e che un profeta lo abbia assaggiato in dono da una figura celeste e che un medico ne abbia fatto una cura per vincere la stanchezza. In ogni caso, c’è un solo punto che possiamo ribadire con assoluta certezza e riguarda la provenienza della pianta di caffè: l’Etiopia. E’ in questa meravigliosa coffee forest, nella regione abissina di Kaffa, situata tra i 900 e i 2000 metri, che il chicco trova la sua origine. Nella ricca provincia di Sidamo, nel Sud dell’Etiopia, gli antenati dell’odierna tribù Galla, nomadi delle montagne, riconobbero gli effetti rinvigorenti della pianta di caffè. Pare infatti  che schiacciassero le bacche e le impastassero con del grasso animale per utilizzarle come integratore energetico.

baba-buden

Baba Budan

Ai primi del XVI secolo, il caffè iniziò a diffondersi dai monasteri dello Yemen alle capitali ( prima fra tutte Il Cairo ), entrando in ogni strato della società laica. La “ nera bevanda “ si diffuse a tal punto che, intorno al 1523, in Turchia fu introdotta una clausola matrimoniale che stabiliva che il marito dovesse assicurare alla moglie una congrua provvista di caffè, pena il divorzio. L’Arabia cercò per molto tempo di avere il controllo sui proventi del caffè, ma tenere d’occhio i milioni di pellegrini che ogni anno si recavano a La Mecca era quasi impossibile. Fu proprio uno di questi, Bada Budan, che nel 1670 ingoiò sette bacche rosse e le piantò poi nella sua terra, sulle colline del Chandragiri nel Karnataka, nel Sud dell’India. Il risultato fu così strabiliante che quella zona fu rinominata in suo onore e Bada Budan fu proclamato santo per il suo contributo alla vita del paese. Da quel momento, si concluse il monopolio dello Yemen e dell’Arabia sul caffè.

E cominciò una nuova avventura …

I commercianti olandesi, che fin dall’inizio del XVII secolo esportavano dall’Africa e dall’Asia i prodotti più diversi ( incenso, legno di sandalo, seta … ) capirono immediatamente il potenziale di questo nuovo prodotto e ne favorirono una ulteriore espansione. Nel corso del Settecento, le colonie dei paesi europei nella zona equatoriale divennero la sede delle prime piantagioni: non solo Ceylon e Java, ma anche Sumatra, Celebes, Timos e Bali.

La storia del caffè, ormai, non era più leggenda, ma una solida realtà che cominciava a diffondersi in tutto il mondo, entrando a pieno titoli negli interessi e nei desideri di milioni di persone. Dalla culla della civiltà, in Africa, si sposta verso l’Asia e coinvolge anche l’Europa. Sarà inevitabile, nel 1700, in pieno sviluppo degli scambi mercantili e con l’affermarsi dei viaggi transoceanici, l’arrivo del caffè nel Centro e Sud America. E da quel momento, la storia cambia di nuovo. Ma è ancora presto per raccontarla…

Arrivederci alla prossima puntata!

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