WBC
Sono passati poco meno di due mesi dal Campionato Italiano Barista che ha visto trionfare Francesco Masciullo (Qui trovate la sua intervista) sul palcoscenico del Sigep di Rimini che il World Coffee Events ha annunciato alcune modifiche ai regolamenti (qui trovate le modifiche 2016) che entreranno in vigore proprio dal prossimo Campionato Mondiale Baristi nel quale il nostro campione sarà impegnato a rappresentare il nostro paese in Corea a Seul nel mese di novembre.
Tavolo di presentazione
Quali sono questi cambiamenti? Cercheremo di riassumerli in questo articolo ma se volete leggere il regolamento completo lo trovate disponibile QUI.
- I semifinalisti saranno 16 e non 12 come nelle scorse edizioni e saranno 15 concorrenti che avranno ottenuto il punteggio più alto durante la fase preliminare e sara scelto attraverso la competizione a squadre introdotta già lo scorso anno.
- I concorrenti potranno scegliere tra vari layout del tavolo di presentazione e due altezze diverse. Potranno anche scegliere se i giudici dovranno stare in piedi, sugli sgabelli da bar o seduti su delle sedie più basse.
- I competitor potranno modificare la temperatura di estrazione della macchina per espresso, pur rimanendo nei parametri ufficiali tra 90,5° e 96°
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Il campione italiano Francesco Masciullo
Nelle semifinali e nel round finale non ci saranno giudici tecnici ma soltanto giudici sensoriali e sarà il capo giuria a giudicare la pulizia della postazione.
- Maggiore importanza sarà data alle descrizioni organolettiche delle bevande che il competitor darà ai giudici che dovranno essere correlate direttamente alla bevanda e non al caffè con la quale questa viene preparata. Il profilo sensoriale “should support Specialty Coffee“.
- Viene introdotto il concetto di “Bilanciamento in tazza” per le bevande con il latte, elemento già presente nei regolamenti del Campionato Mondiale Latte Art.
- Altre modifiche sono state introdotte per favorire i partecipanti che non parlano inglese e che presentano la propria gara nella propria lingua con l’utilizzo di un interprete e la neutralità di genere.
