COME FUNZIONA UNA MACCHINA PER ESPRESSO A SCAMBIATORE DI CALORE, seconda puntata

Schema idraulico della macchina espresso, per visualizzarlo al meglio clicca sull’immagine per aprirla e poi sul quadratino in alto a destra!!

Seconda puntata del nostro viaggio alla scoperta del funzionamento di una macchina per espresso con tecnologia a scambiatore di calore, il nostro Robert, dopo averci parlato della caldaia in questo post, ci descrive nel dettaglio tutte le componenti dello scambiatore di calore utilizzando lo schema fornito dall’azienda produttrice di macchine per espresso Elektra partner del nostro blog e della nostra scuola di caffetteria.

Elektra

Lo scambiatore di calore (8) è un tubo sempre pieno d’acqua e passante per la caldaia con due principali funzioni:

Il ciclo termosifonico che permette di mantenere a una temperatura fissa il gruppoerogatore (18) e l’acqua che verrà utilizzata per l’estrazione. Questo avviene in continuazione quando la macchina è in standby, l’acqua all’interno dello scambiatore si scalda e automaticamente esce dalla parte superiore(22), attraversa il gruppo erogatore e gli cede calore per poi tornare nella parte inferiore dello scambiatore “fredda”. Non vi è aggiunta o perdita di acqua in questa fase.
Quando avviene l’erogazione invece si apre l’elettrovalvola del gruppo (17), viene attivata la pompa (4) che spingerà con una pressione di circa 9 bar l’acqua nello scambiatore e questa uscendo da entrambe le uscite (superiore e inferiore) raggiungerà il gruppo.
La presenza dell’iniettore (27) è molto importante perché costringe l’acqua fredda che entra durante l’erogazione a mischiarsi con quella già calda invece di passare direttamente dal tubo inferiore.

Elektra Barlume

È indispensabile anche la valvola di non ritorno(5) per assicurare che l’acqua calda non scorra nel senso inverso arrivando alla pompa, progettata per funzionare solo con acqua fredda.
La valvola di espansione permette all’acqua di uscire dallo scambiatore nel momenti di riscaldamento della macchina.
La maggior parte delle macchine moderne avranno uncontatore volumetrico (20) che permette di erogare automaticamente una quantità precisa di liquido misurata in ml. L’acqua che attraversa questa componente farà girare delle pale e dal numero di giri la centralina della macchina potrà calcolare il volume e decidere quando fermare l’erogazione.
L’acqua con la giusta pressione e temperatura arriva al gruppo dove dovrà attraversare ilgigleur (12) che è sostanzialmente una vite con un foro che farà arrivare l’acqua all’interno dell’elettrovalvola del gruppo (17) che a sua volta la direzionerà verso la doccia che la distribuirà uniformemente sul caffè pressato nel portafiltro.
il filtro(11) serve a proteggere il gigleur da possibile sporcizia.
Elektra

L’elettrovalvola del gruppo (17) ha una doppia funzione, la prima, quando è aperta, è di collegare il gigleur alla doccia, la seconda invece quando viene chiusa è di eliminare la pressione esercitata sul caffè aprendo una via diretta verso lo scarico, questo permetterà all’acqua di essere risucchiata e farà in modo che il portafiltro rimanga asciutto e non sgoccioli.
Molte macchine sono anche dotate di un manometro (16) posizionato direttamente dopo la pompa per misurare la pressione esercitata e visualizzarla sul pannello frontale della macchina