Esiste un’impugnatura perfetta per ogni barista e per ogni figura della latte art? Andiamo a vedere i pro e i contro delle impugnature più comuni tra i baristi e i migliori Latte Artist del mondo.
Durante tutti i nostri corsi di latte art e cappuccini decorati, arriva il momento di parlare dell’impugnatura della lattiera per disegnare in “free pour” un cuore, una foglia, un tulip o un cigno e molto spesso, anche tra i trainer ci sono linee di pensiero diverse, dettate soprattutto dall’esperienza e dall’abitudine.
Lattiere diverse, impugnature diverse? Figure diverse, impugnature diverse?
Quello che sicuramente ci sentiamo di consigliare è di provare varie tecniche e utilizzare quella che vi sembra più naturale, efficace ma soprattutto comoda e ergonomica. Una volta trovata quella che consente movimenti più rilassati e fluidi senza irrigidimenti o scossoni involontari iniziare ad applicarla a tutti i pattern della Latte Art.
L’impugnatura della lattiera influisce molto sulla muscolatura e delle articolazioni che verranno usate principalmente durante il versaggio, e starà a voi decidere se siano il gomito, il polso o addirittura le vostre dita a contribuire maggiormente al controllo del versaggio.
Partendo da uno studio fatto dal team australiano di Barista Hustle andiamo ad analizzare quattro tra le più comuni ed efficaci impugnature della lattiera per la Latte Art:
Impugnatura “Accelleratore”
Questa impugnatura coinvolge l’indice e il pollice che si posizionano direttamente sulla lattiera. In questa posizione i movimenti del polso sono ridotti e le oscillazioni (che farete soprattutto per la figura della foglia o Rosetta) si baseranno principalmente su un movimento di gomito. Con questa impugnatura la lattiera sarà più dritta rispetto alla tazza e sarà più difficile raggiungere la superficie del caffè, per questo viene consigliata se siamo abituati a versare con la tazza in basso, molto vicino al bancone.
Impugnatura “Palmo”
In questa impugnatura le dita avvolgono la base della lattiera al di sotto del “manico”. Viene utilizzata molto con le lattiere senza manico e ha l’effetto di inclinare automaticamente la punta della lattiera in avanti favorendo il raggiungimento della superficie del caffè per il disegno. Questo può aiutare chi nella pratica non riesce a ottenere un buon contrasto nel disegno perchè aumenta il flusso e avvicina al caffè. Ovviamente questa impugnatura ha lo svantaggio di diventare fastidiosa quando abbiamo scaldato il latte sopra i 55°.
Impugnatura “Matita”
Come suggerisce il nome, questa impugnatura ci porta a sostenere la lattiera come se stessimo scrivendo con una penna e nel contempo aiuta a inclinare in avanti il beccuccio della lattiera verso la superficie del cappuccino. Questo tende a risolvere il problema, che chi si approccia per la prima volta alla latte art può avere, di non avere la corretta distanza e il flusso necessario per “scrivere” con la lattiera. Con questa impugnatura il controllo sul versaggio viene fatta con le dita, con il polso e il gomito e questo permette di migliorare la precisione.
Impugnatura a “L”
Questa impugnatura orienta la direzione del versaggio ad un’angolo di 90° rispetto all’avambraccio formando una L tra questo e la punta della lattiera. L’impugnatura a L riduce al minimo i movimenti del gomito aumentando quelli del polso e della spalla e questo può aiutare i baristi alle prese con i problemi del Gomito del Tennista. Solitamente è un’impugnatura comoda ma può rendere difficile la simmetria del disegno all’interno della tazza.
Voi quale impugnatura preferite per i vostri capolavori?