Nuovo appuntamento dedicato alla storia del caffè del nostro Fabrizio Rinaldi. Vi siete persi le prime due puntate? Le trovate QUI e QUI!!
Si potrebbe intitolare questo articolo “ Il giro del mondo “ per dare un senso rapido ed immediato a quello che andremo a raccontarvi …
Come già scritto nelle prime due puntate, la pianta di caffè, scoperta in Etiopia intorno al 600 d.C, con il passare dei secoli, timidamente, si affacciò nelle zone ad essa confinanti, in primis nello Yemen e poi in Arabia ( infatti queste zone sono chiamate ancora oggi“ la culla del caffè “). Nel XIV secolo arrivò nelle grandi capitali ( Il Cairo e Istanbul ) per poi sbarcare, nel 1670, in India e poi proseguire il suo viaggio, nel XVII secolo, nelle terre sud-orientali del continente asiatico, precisamente nelle zone di Ceylon, Sumatra, Java, Bali e Timor. In quegli stessi anni, la pianta di caffè affronterà un lungo viaggio, parallelo a questo, partendo dalla Francia per approdare in America, dando vita a nuovi e rivoluzionari sviluppi per la nostra storia.
E’ leggendario l’arrivo del caffè in Martinica, un isola delle Antille, nel 1723. Ma entriamo nei dettagli …
Tutto ebbe inizio quando, all’inizio del XVIII secolo, gli olandesi fecero dono al governo francese di una sana e robusta pianta di caffè. Si narra che il capitano Gabriel De Clieu, pur di riuscire a trasportare la preziosa piantina dalla Francia in Martinica, condivise con essa la pochissima acqua razionata che aveva a disposizione sulla nave in cui stava viaggiando, riuscendo così a farla sopravvivere all’interminabile traversata, Quando il capitano De Clieu introdusse la coltivazione del caffè nel colonie francesi era circa il 1723. Da quella pianta, probabilmente, ebbe origine la maggior parte dell’odierna produzione mondiale.
Il caffè in breve tempo divenne talmente prezioso che si cercava di sottrarlo a chi lo possedeva, dando vita a ingegnosi stratagemmi. Era il 1727 quando, per risolvere una disputa tra il governo francese e quello olandese presente in Guayana, fu chiamato l’ufficiale portoghese Francisco de Melo Palheta, che non perse l’occasione per “rubare” qualche chicco di quella ricercata pianta. Ma fu solo grazie all’amore di una donna che riuscì nell’impresa: l’amata, moglie di un ambasciatore locale, alla sua partenza gli fece dono di un mazzo di fiori, fra i quali spiccavano le lucenti ciliegie. Le piantò a Para, in Brasile. In poco tempo questo paese diventò il primo produttore mondiale di caffè.
Una curiosità: alla fine dell’Ottocento gli inglesi introdussero la pianta di caffè nelle sue colonie in Kenia, portando, anzi riportando la cultura e la diffusione del caffè nei suoi luoghi d’origine, tracciando una linea immaginaria partita dal continente africano e che ad esso giungeva a termine, in un fantastico e secolare viaggio intorno al mondo.
Ma facciamo un passo indietro, e torniamo nel XVI secolo, quando il caffè cominciò già ad essere una bevanda apprezzata, in quei territori dove la pianta di caffè era stata scoperta e poi diffusa. E’ la storia dei Caffè, intesi come luoghi di ritrovo, in cui consumare la “ nera bevanda “.
Ma questo è un altro argomento … e verrà raccontato nella prossima puntata….
storia del caffè