Ogni barista sa che sta usando una miscela di caffè, ma cosa esattamente viene miscelato nel caffè? Piccolo viaggio fra le due principali specie di caffè: l’arabica e la robusta.
Questo blog, sia pur dedicato ai più appassionati (anzi, talvolta possiamo dire fanatici) coffee lover, conta fra i suoi lettori anche molte persone che si stanno avvicinando a questo mondo, e che quindi hanno bisogno di avere le basi, per cominciare a conoscere e riconoscere i gusti nella tazzina.
Base fondamentale è la differenza fra le due specie di caffè con cui di solito sono composte le miscele: l’arabica e la robusta. Parliamo di differenze, perché comparare queste due specie è la maniera più semplice per conoscerle.
Arabica e Robusta sono i due tipi di chicchi di caffè utilizzati per produrre le miscele normalmente in commercio. Le loro principali differenze sono da cercarsi nel gusto e nel dove vengono coltivati, e la prima importante differenza è genetica: l’arabica ha 44 cromosomi e la robusta 22, la robusta contiene inoltre un livello più alto di caffeina rispetto all’Arabica, perfino del doppio. Questo fattore è importante da considerare per chi ha difficoltà a prender sonno dopo aver bevuto un caffè in più. Che caffè era?
L’arabica (che fra parentesi è il 70% del caffè prodotto al mondo) viene maggiormente coltivata nell’America del sud, in quella Centrale e nell’africa dei “reef”, Kenya, Etiopia e est Africa in generale. La robusta invece è mediamente prodotta dall’africa dell’ovest (Camerun, Costa d’avorio etc) e in estremo oriente (Vietnam e Indonesia per primi). Oltre a questo l’arabica cresce al meglio a quote elevate, sopra i mille metri e ha bisogno di molta pioggia, mentre la robusta cresce anche a quote più basse e in condizioni, diciamo, meno ideali in termini di umidità e tipo di terreno; ha inoltre meno problemi di malattie.
I chicchi di arabica e di robusta sono distinguibili. Quelli di arabica sono più allungati, ovali, quelli di robusta invece hanno una forma più arrotondata e presentano un solco più o meno dritto.
Tutti questi elementi sono utilissime come curiosità, ma veniamo a due elementi molto interessanti per i baristi; uno di gusto e uno di portafoglio. Per il gusto è importante considerare che l’arabica ha un gusto più delicato, meno amaro, con una acidità più o meno spiccata e con intense (almeno nelle migliori qualità arabica) sensazioni aromatiche. La robusta invece ha sensazioni gustative meno vigorose, un forte senso di amaro e soprattutto una grande corposità.
Considerazione da portafoglio: nonostante non sempre sia possibile dire che l’arabica è migliore della robusta (sia perché ci sono delle ottime robusta sia perché i gusti possono essere diversi e si possono apprezzare caffè molto corposi, vedi caffè del sud Italia) l’arabica ha ancora prezzi più elevati, tenetelo presente se volete un 100% arabica per il vostro bar… anche se leggendo questo blog vi accorgerete che ci sono arabiche da 2€ al chilo e altre da 500…
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Buona sera, ho acquistato poco tempo fa, il libro caffe sommelier dove vi è scritto che la Canephora ha 24 cromosomi mentre la Arabica ne ha 48 ma in vari articoli trovati in internet i numeri sono diversi…errore nel libro?
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