MAESTRO SENSORIALE, LA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE SEMPRE PIU’ RICHIESTA NELL’INDUSTRIA DEL CAFFE’

Friday 12th, May 2023 Scritto da

Professioni sempre più all’avanguardia, accompagnati da percorsi imprescindibili per chi vuole rimanere al passo con i tempi e rispondere alle esigenze dell’attuale mercato del lavoro. Torrefattori, Q-grader… sono tantissime le figure professionali richieste nel settore caffeicolo, spesso si pensa banalmente solo al barista, in realtà esistono tantissimi altri mestieri interessanti e che possono aprire brillanti prospettive di carriera.

Una tra le più innovative è la figura legata al mondo dei sensi, ovvero quella del maestro sensoriale, profumiere. Sicuramente vi starete chiedendo cosa c’entra questa professione con il mondo del caffè. Lo abbiamo chiesto a Marco Bazzara, Sensory project manager e Academy Director della Bazzara Academy, nonché ideatore del percorso professionalizzante “Sensory Perfumery Master”.

Se pensiamo alla profumeria, l’arte della miscelazione degli oli e delle materie rare parte dall’Italia, successivamente è stata portata in Francia per essere sviluppata ed inserita nei secoli in un contesto produttivo più redditizio e di maggior impatto. Un’arte che ha certamente creato diversi professionisti del settore che non possono improvvisarsi tali, ecco perché occorre una formazione adeguata. Lo scopo della IPA – Italian Perfumery Academy è quello di avvalorare l’estro dei maestri profumieri italiani in chiave moderna unendo così l’arte della profumeria a quella della Sommellerie.

Profumeria e caffè si connettono vicendevolmente? Come?

Caffè e profumi hanno in comune la parte legata all’olfatto quindi dedicarsi ad entrambi non può far altro che aiutare a migliorare le proprie percezioni, se pensiamo che più del 35% degli stimoli olfattivi permangono molto di più rispetto a quelli legati alla vista e all’udito”.

Ma come si concepisce un profumo?

Parte tutto da un’idea, un concetto da esprimere, un ricordo da rievocare. Il mi di oli essenziali viene successivamente e prevede delle tecniche a livello di composizione per poter lavorare sulle diluizioni in base agli accordi profumati che di vorranno creare”.

La Bazzara Academy apre le porte agli amanti del profumo con un programma formativo ad hoc

I corsi IPA sono predisposti con una formula di camp, già consolidata presso la nostra academy soprattutto per i corsisti esteri e per coloro che per motivi di distanza non possono partecipare a quella che sarà la sessione locale, ma anche in una versione suddivisa in due weekend per agevolare i nostri connazionali. Tali percorsi trattano di creazione, formulazione, valutazione e produzione di fragranze e non solo, perché il programma è integrato con una parte legata al mondo dei flavour che in questo caso verranno trattati nell’ambito del food&beverage e quindi alla tecnica di valutazione di un alimento e di una bevanda, dando così una prospettiva più completa e formando così un nuovo professionista esperto”.

Cosa vuol dire essere un esperto di caffè e di profumi?

Per quanto riguarda la parte olfattiva c’è un collegamento tra profumi e caffè ma la domanda potrebbe essere la seguente: perché un esperto di caffè dovrebbe studiare profumeria? La risposta è molto semplice: perché nella profumeria ci sono molte connessioni riguardanti innumerevoli mondi sensoriali se si pensa che le materie della profumeria vengono comunque coltivate con dei processi di lavorazione simili ai vari campi, ma vengono anche trattate e processate e una volta finite, possono venir valutate con le stesse tecniche utilizzate in ogni altro campo sensoriale e se infine vogliamo pensare alla parte olfattiva, ne fa da padrone. Se il caffè rappresenta idealmente la casa nella quale vivo, la profumeria è l’atmosfera all’interno di quella casa” continua Marco.

Come colleghi le due cose?

Lego l’aspetto olfattivo per lo più, perché andando a valutare le singole materie prime possono percepirne l’essenza profumata e tutte le sue sfumature, il che mi aiuta ad ampliare la gamma di nuance e note quando vado ad effettuare una valutazione olfattiva dei caffè che devo selezionare per la nostra produzione. In un certo senso vado ad ampliare il mio bagaglio di odori e espando la mia percezione; quindi direi che quello della profumeria è un percorso consigliatissimo per tutti i coffee experts e non solo”.

Creare un profumo è come creare una miscela di caffè?

In un certo senso si, io stesso mi affido a precise tecniche legate al mondo della profumeria per poter unire le diverse varietà di caffè e valutare le proporzioni per ideare una miscela. Il know how italiano si è sempre contraddistinto per l’unicità nel miscelare e creare una miscela, ecco perché è fondamentale formare nuove figure tra il naso profumiere e l’assaggiatore/degustatore professionale” conclude Marco Bazzara.

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