Sicuramente il dripper più diffuso nelle caffetterie della “Third Wave”, l’Hario V60 ha conquistato baristi e coffee lovers appassionati dei nuovissimi metodi “brewing” o di estrazione Filtro manuale.
E’ dagli anni 20 che l’azienda giapponese Hario produce oggetti di vetro di altissima qualità, guadagnadosi il nome di “The king of Glass” e questa è una delle invenzioni più famose del loro catalogo dedicato agli amanti del caffè. Il V 60 trae il suo nome dalla sua forma conica a “V” con un angolo di 60°, e se utilizzato correttamente può regalare tazze di caffè molto pulite ed esaltare gli aromi dei nostri chicchi preferiti.
Ma cosa distingue il “V60” dagli altri dripper? Sicuramente il grande foro centrale che consente di regolare il flusso di acqua durante la preparazione della bevanda e delle nervature interne a forma di spirale che migliorano la “Turbolence” consentendo all’aria di fuoriuscire durante l’estrazione .
2 sono le misure del V60 più diffuse , la 01 cup (la trovate qui in versione superconveniente) la più piccola disponibile adatta per una o 2 tazze alla volta (350 ml) è perfetta per l’uso casalingo o per il piccolo “brew bar” mentre la dimensione 02cup (la trovate qui in ceramica) può essere utilizzata per quantità più elevate (500 ml) ed è la più utilizzata nelle caffetterie.
Diverse misure ma anche diversi materiali: si parte dal più economico in plastica, molto durevole e resistente ma con una bassa stabilità di temperatura durante l’estrazione, l’ideale per il consumo outdoor o per un budget limitato, passando per il V60 in Ceramica creato con un materiale di altissima qualità, con un’ottima stabilità termica, il V60 in vetro resistente che permette di vedere attraverso il filtro durante l’estrazione e che con la sua base in plastica rimovibile è tra i nostri favoriti, anche perchè ha una buona stabilità di temperatura fino ad arrivare ai nuovissimi modelli in metallo super resistenti e con un’ottima conduttività termica.
Come si prepara una buona tazza di caffè con il V60? Ne avevamo già parlato qualche tempo fa ma una rinfrescata fa sempre benone, e se non bastasse vi aspettiamo alle nostre full immersion di un giorno sul brewing!!
Il primo consiglio è quello di utilizzare caffè con un profilo di tostatura “Filter” e con una tostatura freschissima macinati al momento della preparazione del V60. Come prima cosa andremo a inserire il filtro conico all’interno del V60, noi vi consigliamo di utilizzare quelli in carta bianca sbiancati con ossigeno perchè se sciacquati bene con acqua calda non rilasciano alcun sentore di carta alla bevanda. Bagnati abbondantemente i nostri filtri con acqua calda avremo anche riscaldato il nostro server e il cono V60. A questo punto possiamo inserire la nostra dose all’interno del cono e iniziare a versare, possinbilmente con un bollitore con un beccuccio di precisione, una prima preinfusione di acqua a 92/96°, dopo 30 secondi circa continuiamo la nostra versata fino a raggiungere la brew ratio (rapporto tra acqua e caffè macinato) desiderata in un’estrazione di 2/3 minuti. Il nostro consiglio è quello di iniziare da 60gr/L e poi provare, provare, provare…..
Caffé americano, caffè filtro, dripper, third wave, V 60
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Salve! Io ho un v60 con decanter.. Con cui mi trovo molto bene. L’unico problema è che in v60 è di plastica. Mi chiedevo se secondo voi potre sostituirlo con quello in vetro, eliminando la base in plastica. Grazie