DC CAMPUS A SUMATRA, IL DIARIO DI BORDO, 1°parte…

Monday 18th, May 2015 Scritto da

Il racconto di un’esperienza fantastica, il DC Campus 2015, che si è svolto a Sumatra ad Aprile, dalle parole di Nadia Rossi che ha vissuto questa esperienza in prima persona. Oggi vi proponiamo la prima parte di questo affascinante racconto…

DC CAMPUS

DC CAMPUS

L’edizione 2015 del dc campus, l’annuale appuntamento che Dalla Corte macchine espresso rivolge ai baristi e agli operatori del mondo del caffè di ogni parte del globo, è stata davvero speciale. Ha mantenuto le parole d’ordine live/learn/share, ma è andata oltre il confronto tra concorrenti in vista delle finali mondiali, per affrontare una presa di contatto più ampia e globale con il mondo del caffè e la realtà che lo circonda. L’appuntamento non è stato presso lo stabilimento di via Candiani a Milano, ma letteralmente dall’altra parte del mondo: in Indonesia, a Medan, capoluogo della provincia settentrionale di Sumatra.

orang utan coffee lab

orang utan coffee lab

Tra il 23 e il 24 aprile oltre cinquanta partecipanti si sono ritrovati al Danau Toba Hotel, nel cuore della città che ospita uno dei simboli dell’Orang Utan Coffee Project, realizzato dalla fondazione svizzera Pan Eco al fine di salvaguardare gli animali e il territorio dalla progressiva opera di deforestazione realizzata per fare spazio alla coltivazione delle palme da olio e agli insediamenti urbani. Un alleato prezioso per la conservazione della foresta tropicale di Sumatra, dunque dei pochi orangutan sopravvissuti, è stato individuato nell’agricoltura sostenibile e biologica di un caffè arabica di qualità che contribuisce al mantenimento della foresta primaria. Dalla Corte ha dato il suo contributo alla realizzazione di questo importante progetto, realizzando l’Orang Utan Coffee Lab, un centro di formazione e di supporto per gli agricoltori coinvolti nel progetto di produzione di caffè biologico. Ed è da qui che ha preso il via l’avventura del “dc campus goes to Sumatra”, sotto gli occhi vigili di Regina Frey, co-fondatrice del progetto che segue con grande partecipazione, e di Diana Kosmanto, guida e organizzatrice infaticabile.

orango

orango

Oranghi salvati e cupping

Sabato 25 aprile si parte alla volta dell’Orangutan Medical Quarantine, a pochi chilometri da Medan. Qui si trovano numerosi orangutan che sono stati salvati dal fuoco e dalle conseguenze della deforestazione, che priva gli animali dell’habitat naturale, impedendo loro di vivere sugli alberi e costringendoli a terra, dove cadono più facilmente vittime dei predatori. Con naso e bocca coperti da mascherine, li abbiamo visti ospitati in ampie gabbie dove vengono curati e recuperati alla socialità e alla vita sugli alberi. L’obiettivo per la maggior parte di essi è la messa in libertà nel loro ambiente naturale, una volta recuperate energie, capacità e sicurezza. Ai più sfortunati, a chi ha subìto un trauma profondo, viene dato un supporto personale, con tutor che li guidano al recupero del movimento e danno loro quel “calore” del quale sono stati privati prematuramente e troppo a lungo. Con gli occhi pieni delle immagini dei giochi e dei movimenti appena visti, si prende la via alla volta dell’Orangutan Coffee Lab, un centro di formazione e di supporto per gli agricoltori coinvolti nel progetto di produzione del caffè biologico che Dalla Corte ha attrezzato con una macchina Evolution a tre gruppi, una “mini” e due grinder dc one. Oltre alle apparecchiature, fornisce formazione e consulenza ai produttori con i suoi dc coffee pro: è un modo molto pratico di aiutare questa realtà a crescere e affrontare il mercato internazionale, al quale il caffè di Sumatra si può rivolgere grazie alla sua alta qualità in tazza. Qui si svolgono sessioni di cupping di caffè di diverse varietà e provenienze del nuovo raccolto, che è avvenuto tra marzo e aprile, scoprendo le differenze che diverse condizioni, come l’altitudine o il posizionamento vicino alla foresta o tra alberi da frutto, conferiscono al gusto del prodotto finito.

Orango

Orango

Il fascino della foresta

Si parte alla volta di Butik Lawang, nel cuore dell’Isola. Lungo il percorso di circa tre ore, colpisce la presenza di immense distese di palme da olio, cresciute a discapito di numerosi ettari di foreste tropicali, con la perdita dell’habitat naturale per molte specie animali e la riduzione della biodiversità. Sotto di esse il terreno è particolarmente arido e non dà spazio ad alte colture. Il paesaggio cambia decisamente quando si raggiunge l’Ecolodge  di Bukit Lawang. È una vera esplosione di piante e fiori, di colori ed anche dei suoni dei suoi abitanti: tanti uccelli, insetti ed altre presenze che via via si faranno notare. A cominciare dalle scimmiette che fanno oscillare in modo notevole i rami spostandosi tra gli alberi. Ma più tardi sarà un coccodrillo ad attraversare la strada! È una terra rigogliosa, piena d’acqua, fauna, flora…. un posto fuori dal comune. Il rispetto per l’ambiente, la riduzione degli sprechi e il riciclo sono protagonisti, a cominciare da singolari “lampade” fatte con bottiglie di plastica. Nel pomeriggio si svolge il primo workshop articolato in tre grandi tematiche: le tecniche di brewing, la latte art e il coffee in good spirits; riscuotono particolare successo i primi due, molto seguiti. In serata, si gode il fresco in riva al fiume, al suono della chitarra. L’indomani è la giornata dell’auspicato faccia-faccia con gli abitanti della foresta, in cui ci si addentra in piccoli gruppi, al seguito di guide esperte che mostrano ogni dettaglio: gli alberi incisi dai quali gocciola il caucciù, gli alberi del cacao con i frutti in via di maturazione, le liane che aiutano le scimmie nei loro spostamenti, nidi di termiti di cui gli orsi – che hanno lasciato sui tronchi i segni del loro arrivo – sono ghiotti. Finalmente tra i rami qualcosa si muove: tutti i nasi sono in su, quando si intravvede la sagoma rossiccia di un orango. È un esplodere di scatti fotografici e di stupore. Passa anche una mamma col suo piccolo; in alcuni momenti sono molto vicini. Sono più disinvolte e si avvicinano senza timore le scimmiette …. con il dorso grigio e la pancia bianca, protagoniste di foto e selfie. L’occhio ha ormai imparato a riconoscere i movimenti e, camminando nella foresta, proseguono gli avvistamenti, sempre accompagnati da entusiasmo e sorpresa. Al rientro si avrebbe voglia di ripetere un tour davvero magico! Il meritato riposo, quindi di nuovo alle prese con workshop alla macchina espresso o con V60 ed altri metodi, ibrik compreso. Si ascolta, si partecipa, si prova, al ritmo ben noto a chi frequenta il dc campus: “live/learn/share”.

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A presto per la seconda parte…..

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