Vi avevamo parlato dell’esperienza di Simone Guidi, e dei suoi tre mesi trascorsi nel mondo del caffè a stelle e strisce, in questo post/intervista vi presentiamo Alessio Troia, un Barista italiano con la “B” maiuscola, un vero e proprio professionista nel mondo del caffè che si è trasferito negli Usa stabilmente da alcuni anni, l’abbiamo contattato per raccontarci la sua esperienza
SIMONE- Ciao Alessio, da quanto tempo vivi negli Usa?
ALESSIO- Mi sono trasferito nel 2008
S- Quindi sono già 5 anni che vivi dall’altra parte dell’oceano, ma è difficile per un barista italiano trovare un lavoro in una città come NY?
A- Purtroppo è molto difficile trovare lavoro per un barista italiano perché la cultura del caffè è molto diversa, c’è molta più attenzione alla professionalità.
S- Raccontaci un po’ di te, qual è stato il tuo primo incontro con i magici chicchi?
A- La mia passione per il caffè è nata quando avevo circa 13 anni a Palermo dove sono nato e cresciuto, quando assaggiando il mio primo espresso me ne innamorai. A quei tempi nella mia zona c’erano delle piccole torrefazioni artigianali dove ricordo ancora il torrefattore anziano con una vita dedicata al caffè. Ci andavo a comprare il caffè macinato fresco per i miei genitori, per la famosa Moka, e rimanevo stregato dall’odore di tutto quel caffè.
S- Di cosa ti occupi adesso e quali sono stati i lavori che ti hanno permesso di crescere a livello professionale?
A- Attualmente lavoro in una torrefazione, qui nel New Jersey, Red House Roasters , dove sono trainer per i clienti e mi occupo del cupping ( 2-3 volte a settimana quando tostiamo il caffe avviene il cupping per assicurare sempre la costanza in qualita e vedere se ci sono presenti dei difetti nella tostatura del caffe) ma in questi anni ho ricoperto vari ruoli sempre nel mondo del caffè. Inoltre lavoro come tecnico e riparo e installo sistemi di purificazione acqua per espresso e machine per espresso.
Ho iniziato in New Jersey in una compagnia che vendeva macchine espresso “Dalla Corte”, dove ho conosciuto lo staff Dalla Corte Usa e Canada, e dopo un percorso di training tecnico sulle loro attrezzature ho conseguito il diploma di tecnico autorizzato.
Poi sono passato a lavorare come manager di caffetteria a Brooklin, ho lavorato come tecnico di una torrefazione e poi ho fatto il General Manager di una caffetteria “Kopi kopi” che e’ un nuovo coffee shop locato nel Greenwich village improntato sulla Cultura Indonesiana ( viene usato solo caffe Indonesiano . Bali , West Java , toraja, Sumatra aceh , Timor etc ) Ho avuto la possibilità di partecipare ad eventi come il Coffee Fest e per tre volte ho partecipato alla competizione di latte art (una sfida ad eliminazione a colpi di cappuccini decorati che vede di fronte 64 tra i migliori latte artist mondiali). Inoltre ho lavorato con le piu grandi marche di espresso e macinacaffe .Ho un’ampia conoscenza di Macchine per caffe , estrattori di caffe (in particolare Fetco) e macinacaffè.
S- Hai in programma altre gare?
A- Se ci riesco, volevo provare a partecipare allo United States Barista Championship per accedere al World Barista Championship.
S- E sicuramente avrai tutto il nostro sostegno!! Ma parliamo un po’ del mondo delle caffetterie americane, quali sono i metodi di estrazione più diffusi?
A-Sicuramente nel New Jersey e a New York vengono usati molto i metodi di estrazione manuale (Pour Over, Chemex, V60,French Press, Syphon e Aeropress) ma anche l’espresso è diffusissimo, in una versione che chiamerei “Third wave”.
S- In che cosa si differenzia l’estrazione di un espresso “Third Wave” rispetto ai parametri ai quali siamo abituati in italia dove si utilizza per una tazzina in media 7/8gr di macinato?
A- Qui a NYc si usa il triplo ristretto o doppio come alcuni li chiamano e le dosi variano dai 17gr fino a 22gr e non esistono estrazioni singole da 7/8gr.
S- Delle vere e proprie iniezioni di caffeina!
A-Comunque per “Third Wave” si intende l’utilizzo di caffè Speciality, singole origini, latte art, metodi di estrazione che prevedono l’utilizzo anche di portafiltri Naked e tanta professionalità da parte dei Baristi.
S- Hai delle caffetterie da consigliare ad un amante del caffè in vacanza nella grande mela?
A- Sicuramente da provare Stumptown Coffee Roaster, Intelligentia coffee roaster e Birtch coffee House
S- Grazie Alessio, un’ultima domanda, qual è il caffè con il quale stai lavorando adesso?
Sul momento sono al lavoro con un Kenya French Mission, un caffè spettacolare con un risultato in espresso molto fruttato, con note di agrumi e un corpo medio.
S- Aspettiamo un campione!
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